Stats Tweet

Sammicheli, Michele.

(o Sanmicheli, Michele). Architetto italiano. Proveniente da una famiglia di architetti e scultori originari della zona di Como, nel 1500 si trasferì a Roma, dove ebbe modo di studiare i monumenti antichi e di entrare in contatto, in maniera più o meno diretta, con i maggiori artisti della prima metà del secolo, tra i quali furono fondamentali per la sua formazione Bramante, Peruzzi e Sangallo. Con quest'ultimo si recò, su commissione del papa Clemente VII, a Orvieto per dirigere i lavori della fabbrica del duomo. Nello stesso periodo attendeva ai lavori per la cattedrale di Montefiascone, iniziati nel 1519. In seguito, sempre in compagnia dell'artista romano, fu a Pavia e a Piacenza, dove iniziò a occuparsi di edilizia militare. Si recò poi a Venezia, Treviso e Padova. Dopo un soggiorno a Roma, rientrò nel Veneto: nel 1520, a Verona, realizzò la sua prima costruzione militare. Si recò poi a Venezia, Treviso e Padova. Dopo un soggiorno a Roma, rientrò nel Veneto: nel 1520, a Verona realizzò la sua prima costruzione militare, il bastione delle Boccare. A proposito di quest'opera è incerto se l'invenzione di questa forma difensiva sia da attribuire a lui o a Francesco di Giorgio Martini; pare invece certo che sia del S. l'ideazione, oltre che la realizzazione, del tipo di bastione angolare, applicato, nel 1527 al bastione delle Maddalene. Altre due fortificazioni, quelle di San Bernardino e di San Zeno a Verona, presentano soluzioni tecniche e costruttive che verranno applicate solo in secoli successivi dagli architetti militari d'oltralpe. Altre interessanti opere di architettura militare e civile del S. sono la Porta Nuova di Verona, la porta Palio e la Porta di San Zeno. Al servizio della Repubblica veneta, fortificò le città di Legnano e Peschiera (1553), Brescia, Bergamo, Orzinuovi e Padova. Eresse il forte di Sant'Andrea al Lido e le fortificazioni di Zara (1541), Sebenico e dei possedimenti orientali (Napoli di Romania, Corfù e Candia) nel 1553. Nell'ambito dell'architettura civile, la sua fama e il suo valore non furono minori: a lui si devono i palazzi Canossa, Malfatti, Della Torre, Verzi, Pompei e Bevilacqua, tutti databili attorno al 1530, che introdussero a Verona lo stile classico della scuola romana (Verona 1484-1559).